The Golden Age of Animation Project

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    Gatto Silvestro

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    Ciao a tutti! Come alcuni di voi sanno da qualche anno ormai ho messo da parte la ricerca attiva di doppiaggi italiani storici e non dei Looney Tunes (in generale quasi tutto ciò che riguarda l’animazione americana doppiata in italiano) per dedicarmi alla ricerca, raccolta, selezione e preservazione di tutti i cartoons prodotti in America durante la Golden Age dell’animazione sonora, con l’obiettivo di portarmi a casa la miglior versione possibile che sono riuscito a reperire di ogni singolo cortometraggio. L’obiettivo è sempre stato quello di affiancare la nostra già fantastica collezione di cartoons della Warner Bros. con le migliaia di altri cartoons che sono usciti nei cinema americani negli stessi anni, inizialmente ho fatto una selezione di 1000 cartoons oltre ai 1000 cortometraggi Warner che volevo assolutamente portarmi a casa, ma nel giro di poco mi sono reso conto che la ricerca e la scoperta di questi prodotti d’animazione spesso dimenticati mi stava piacendo troppo e i risultati delle ricerche erano molto buoni, così i 2000 cartoons della Golden Age inizialmente previsti si sono velocemente tramutati in TUTTI i cartoons che è possibile reperire dall’immenso catalogo d’animazione del periodo, composto, secondo le mie ricerche, da ben 5200 cartoons o poco più usciti dal 1928 al 1977 da 12 Studios d’animazione diversi.
    È così che è nato quello che, tra i miei amici e colleghi ricercatori, mi piace definire il GAAP, acronimo di The Golden Age of Animation Project, recentemente arrivato a una situazione tale di qualità delle versioni raccolte e di quantità di cortometraggi trovati da fare spavento.
    Stiamo parlando ad oggi di ben 4224 cortometraggi bonus esclusi, sì perché il progetto è oggi molto ricco anche di cosiddetti “corti bonus”, cortometraggi assimilabili alla Golden Age dell’animazione americana ma che non fanno parte del catalogo dei 12 grandi Studios del periodo.
    Di seguito un breve summit del catalogo dei mega cartelloni che raccolgono questi cartoons nel GAAP, nell’ordine in cui si trovano nel progetto:

    01. Warner Bros: Looney Tunes & Merrie Melodies, i 1000 cartoons usciti dal 1930 al 1969 da cui tutto ha avuto inizio.
    02. MGM: la casa di Tom & Jerry e dei corti del periodo d’oro del King of Cartoons Tex Avery, ma anche dei Barney Bear, dei corti più fighi prodotti da Hugh Harman e Rudolf Ising (suo è Barney Bear), la quantità di perle stupende e dimenticate tra questi corti è incalcolabile e invalutabile. 358 film usciti dal 1934 al 1967 che abbiamo interamente in archivio.
    03. Walt Disney: Mickey Mouse, Donald Duck, Goofy, Pluto, le Silly Symphonies ecc, 432 cortometraggi usciti dal 1928 al 1956 spesso anche con il miglior doppiaggio italiano reperibile (questa è l’unica sezione del GAAP che non ho curato io ma un mio amico e collega ricercatore), più i Classici Disney da Biancaneve (1937) a Bianca e Bernie (1977), ovviamente facilmente reperibili essendo lungometraggi, e diversi corti bonus usciti o durante la Golden Age ma non parte del canone ufficiale o negli anni successivi al 1956 (ma entro il 1969). Durante il corso dei corti parte del canone ufficiale si è vista la distribuzione da parte della Columbia (1929-1932), dell’United Artists (1932-1937) e dell’RKO (1937-1956).
    04. Ub Iwerks: ex right hand man di Walt Disney che nel 1930 fonda il suo Studio d’animazione portandosi dietro il compositore Carl Stalling (sì, lo stesso dei Looney Tunes), hanno prodotto 3 serie Flip the Frog, Willie Whopper e le ComiColor dal 1930 al 1936, poi hanno chiuso producendo un catalogo di 77 cortometraggi, il più contenuto dell’intera Golden Age, anche questi li abbiamo tutti. I Flip e i Whopper erano distribuiti dall’MGM prima che la Major iniziasse a distribuire i corti di Harman e Ising nel 1934 (dopo che i due si sono separati dalla Warner Bros. portandosi dietro il loro Bosko), mentre le ComiColor sono l’unica serie della Golden Age che non è passata dalla distribuzione di una delle 5 Majors (Warner Bros., MGM, Paramount, 20 Century Fox e RKO) o delle 3 Minors (Universal, Columbia e United Artist) del periodo, rendendolo un caso decisamente unico nell’animazione del periodo.
    05. Paramount: abbiamo due sezioni in questo cartellone, i Fleisher e i Famous Studios, non sono due Studios differenti come nel caso di Harman & Ising e la Warner Bros. (e poi l’MGM) ma hanno cambiato nome una volta che i fondatori Max e Dave Fleisher, per una disputa economica con la Paramount, sono stati costretti a cedere lo Studio, che quindi poi è stato rinominato. Questa è la casa di Popeye the Sailor, Betty Boop, Casper the Friendly Ghost, Herman & Catnip e tanti altri personaggi, tra Fleisher e Famous siamo di fronte a un catalogo addirittura più esteso di quello della Warner Bros., superato di ben 2 corti 😂 infatti sono 1002 corti usciti dal 1929 al 1967. Di questi ad oggi si trovano nel GAAP tutti i cartoons che possiedo usciti fino al settembre 1950 (anche qui, come alla Warner, abbiamo una divisione dei corti dovuta allo spacchettamento dei corti per le trasmissioni TV) più tutti i Popeye anni ‘50, possiedo tutti gli altri corti non di Popeye usciti dall’ottobre 1950 al marzo 1962 ma li devo ancora catalogare. Ad oggi ci sono 357 corti dei Fleisher (su 425, mancano per lo più corti della serie Screen Songs) e 238 corti dei Famous, ne arriveranno circa altri 220 dei Famous a catalogazione terminata
    06. Van Beuren: casa di cartoons super dimenticati ma super interessanti, oltre che super assurdi, tanti super in un unico Studio. Qui vediamo le serie di Tom & Jerry (non il gatto e il topo), The Little King, le Rainbow Parades ed altre, possediamo 137 cortometraggi di questo Studio per lo più in versioni divine, ci mancano circa 60 corti della serie Aesop’s Fables; come gli Ub Iwerks anche questi corti hanno smesso di essere prodotti molto presto nella Golden Age, sono usciti dal 1928 al 1936, questo perché l’RKO, che li distribuiva, ha siglato un contratto per la distribuzione dei corti Disney che nel periodo erano distribuiti dall’United Artists, lasciando quindi i Van Beuren senza un distributore, peccato.
    07. Terrytoons: Studio spesso bisfrattato come il produttore dei peggiori cartoons usciti nella Golden Age, oggi, che li conosco bene, posso affermare che questo giudizio è totalmente infondato oltre che completamente senza senso, i Terrytoons hanno uno stile tutto loro, molto strano e fuori dalle regole, neanche lontanamente vicino alla qualità tecnica Disney e Warner per dire, ma vogliamo veramente che tutti i cartoons della Golden Age siano ugualmente perfetti? Io no, il bello di conoscere a menadito tutti gli Studios del periodo è che si viene a conoscenza di tante realtà e si vedono cose sempre nuove e diverse. Oggi possediamo 672 cartoons dei Terrytoons, una quantità spaventosa considerando quanto questi corti negli anni sono stati poco distribuiti, il totale si aggira intorno agli 800 corti usciti dal 1930 a… non so quando, c’è chi dice 1968 e chi dice 1971, ancora non ho capito se sono prodotti propriamente televisivi poi distribuiti anche nei cinema i corti post ‘68, comunque siamo lì, o un po’ meno o un po’ più di 800 corti. Questi erano i cartoons della 20 Century Fox.
    08. Walter Lantz: la casa di Woody Woodpecker (Picchiarello), Andy Panda, Chilly Willy, Oswald the Lucky Rabbit (dopo l’epoca Disney) e così via, 598 corti totali usciti dal 1929 al 1972 che noi possediamo nella loro interezza, salvo rari casi di alcuni tra i primissimi corti che sono andati perduti, nel GAAP per ora si trovano tutti i corti disponibili usciti fino al tardo 1955, 342 corti, i restanti arriveranno una volta che li avrò catalogati. Questi corti sono stati distribuiti dall’Universal per tutta l’esistenza dello Studio ad eccezione di una dozzina di corti usciti tra il 1947 e il 1949 che sono stati distribuiti dall’United Artists a causa di un battibecco momentaneo tra Mr. Lantz e l’Universal.
    09. Columbia: questa volta la divisione tra Screen Gems e UPA indica una vera e propria divisione di due Studios il cui catalogo fa parte dei cartoons distribuiti dalla Columbia, le Screen Gems hanno operato dal 1929 al 1949 mentre l’UPA li ha sostituiti dal 1948 al 1959. Le Screen Gems non godono di personaggi particolarmente famosi oggi, si distinguono solo The Fox and The Crow, creazioni di Frank Tashlin per lo più però diretti da Bob Wickersham negli anni ‘40, mentre nei ‘30 abbiamo i Krazy Kat, le Color Rhapsodies e gli Scrappy, che sono TUTTI corti stupendi, almeno quelli visti finora. Si segnala uno stile decisamente diverso tra le Screen Gems uscite fino ai primissimi anni ‘40 e le successive, le successive sono assimilabili a uno Studio “secondario” in fatto di qualità dei corti (sia inteso che mi piacciono tantissimo), un po’ come i Famous Studios post 1950, mentre quelle anni ‘30 sono di una qualità superba, veramente mitica, molto più alta di tutto ciò che ci si potrebbe aspettare da uno Studio così poco conosciuto. L’UPA invece è molto più nota, ha prodotto diverse gemme One-Shot negli anni ‘50 diventate famosissime e sopratutto è stata la casa di Mr. Magoo. Dell’UPA, appena 90 corti, abbiamo tutto, mentre delle Screen Gems abbiamo 293 corti su circa 390, tantissimi considerando quanto sono difficili da trovare questi film.
    10. DePatie-Freleng: ultimo Studio d’animazione ad essere nato per la produzione di cortometraggi principalmente indirizzati al mercato cinematografico, qui è nata l’ultima grande Star dell’animazione cinematografica The Pink Panther, più diverse altre serie stupende assieme ad altre un po’ meno belle (ricordiamoci che stiamo parlando degli estremi della Golden Age, rispetto al mercato televisivo le serie della DFE sono oro colato). I loro corti sono stati distribuiti dall’United Artist dal 1964 al 1977, rendendolo l’ultimo Studio di fatto ad aver prodotto cortometraggi d’animazione apposta per i cinema. Il catalogo comprende 228 corti cinematografici, li abbiamo tutti dai BluRay ufficiali.
    11. Others: qui sono finiti (e continueranno a finirci) tutti quei corti parte della Golden Age sonora dell’animazione ma che non sono assimilabili ai grandi Studios, abbiamo quindi i corti prodotti indipendentemente da Ted Eshbaugh, i corti della Rembrandt Films prodotti da Gene Deitch in Cecloslovacchia (come i Tom & Jerry del periodo 1961-1962 distribuiti dall’MGM) che erano distribuiti dalla Paramount, ma vista la filmografia limitata (un paio di dozzine di corti oltre ai Tom & Jerry) e la strana natura di corti oltreoceano che hanno ho ritenuto avesse senso considerare questi corti tra i bonus; abbiamo poi diversi corti di propaganda prodotti da entità diverse oltre ai grandi Studios durante la Seconda Guerra Mondiale, qualche corto della semiperduta serie di Toby the Pup (prodotta da Margaret Winkler e distribuita dall’RKO) e diverse altre rarità.

    Oltre all’immenso catalogo che ci troviamo di fronte un aspetto che voglio assolutamente sottolineare del GAAP è che contiene quasi esclusivamente versioni dei cortometraggi che sono certo che siano le migliori reperibili, almeno coi miei mezzi, in quanto la ricerca è stata effettuata su ogni singolo corto di ogni singola serie, la selezione delle versioni è accurata, e dove per un motivo o per un altro mi trovavo di fronte a più versioni meritevoli ho pensato di conservarle entrambe in una cartella all’interno di ognuno degli Studios che ho denominato “Alternative Versions”.
    Le fonti video sono le più disparate, da DVD e BluRay di più o meno facile reperimento, dai Laserdisc, dai servizi di streaming, da master televisivi logoless di fine anni ‘80 per i Terrytoons (versioni ottenute dal Garage Sale di Jerry Beck), registrazioni televisive, scansioni di 16mm casalinghi per tante Screen Gems di difficile reperimento (sempre dal Garage Sale) e così via.
    Si segnalano delle versioni decisamente superbe e speciali di tantissimi corti che arrivano da dei BluRay “speciali” del distributore di cartoons classici dimenticati Steve Stanchfield e la sua etichetta Thunderbean Animation, possiedo decine di set in DVD e BluRay di questa raccolta che ho reperito negli anni, ma oltre ai set di “facile” reperimento (per alcuni ho sborsato belle cifre perché andati out of stock) ce ne sono diversi parte della raccolta “Thunderbean Special BluRay” che sono riuscito a portarmi a casa (a seguito di un’accurata selezione) prima che venissero resi non disponibili, sono set prodotti in quantità estremamente limitate perché distribuiscono, a differenza dei set ufficiali di Thunderbean, cortometraggi che ad oggi non sono in pubblico dominio, da qui arrivano le strabilianti versioni di corti iper rari che abbiamo nel GAAP come Which Is Witch e Caveman Inki, che provengono da scansioni di pellicole 35mm, sono versioni a dir poco stupende, e questo vale anche per decine di corti delle Screen Gems, dei Terrytoons, della Paramount e così via che, senza queste versioni, avremmo in una qualità neanche lontanamente paragonabile a quella che invece abbiamo grazie a queste rarissime e fantastiche copie.

    Tutta questa lunga presentazione per farvi sapere che, foste interessati, l’intero archivio è disponibile su un unico link di Mega che posso inviare a chi lo desidera; puntando alla qualità assoluta delle versioni sappiate che si tratta di un considerevole peso per l’intera raccolta che supera i 2 tb, chiaramente può essere scaricata in parte o un po’ alla volta a proprio piacimento.
    Di recente ho iniziato ad occuparmi anche della sezione dell’animazione muta della Golden Age (1913-1929), per ora su Mega si trovano catalogati negli 8 Studios del periodo tutti i corti che ho reperito dai rari BluRay sopra presentati e da altri DVD o BluRay nel mentre che lavoravo alla sezione sonora, in futuro anche questa raccolta vedrà lievitare i suoi contenuti, l’obiettivo sarà anche qui reperire tutto ciò che è reperibile (molta più roba è indisponibile o andata perduta rispetto all’epoca sonora).

    Un saluto a tutti e grazie per l’attenzione a chiunque ha avuto il coraggio di arrivare fin qui 😂
     
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    Porky Pig

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    Buongiorno Lorenzo P.
    Molto bella la tua ricerca.
    Grazie dei consigli.
    Ho seguito i tuoi suggerimenti, ed ho guardato un po' di Terrytoons che mi avano incuriosito per la tua ottima descrizione.
    Come da te indicato la star è Mighty Mouse, che appena ho visto mi ha dato una sensazione familiare, come se lo avessi visto secoli fa e me lo fossi dimenticato, forse è solo un impressione perché il personaggio è chiaramente ispirato a Superman dei fratelli Fleisher che guardavo da piccolo, ma magari qualche volta lo hanno davvero trasmesso su qualche rete locale?
    Per quanto riguarda i disegni: non sono eccellenti come quelli dei Looney Tunes ma hanno un loro stile e non sfigurano troppo.
    Le animazioni (almeno quel poco che ho visto) sono fatte molto bene, non me lo aspettavo, non saranno super fluide come i Looney Tunes, ma se il budget che utilizzavano era inferiore allora si possono ritenere di livello abbastanza alto.
    Avevi detto che i Terrytoons si portano dietro una brutta fama di cartoni di serie B.
    Non so se è vero, questa probabilmente è l'opinione del pubblico americano, io questi cartoni non sapevo neppure esistessero, ma forse la loro reputazione è dovuta al fatto che molti personaggi prendono ispirazione da altri gia esistenti, quella che oggi chiamiamo citazione o parodia forse all'epoca era vista come scopiazzatura se non addirittura plagio artistico, il simpatico Mighty Mouse poteva essere visto come un incrocio tra Mickey Mouse della Disney (e gia il nome suona simile) o Jerry di Hanna-Barbera e Superman.
    Basta vedere cosa successe nel 1946 uscì il corto di Bugs Bunny 'Rhapsody Rabbit' e in contemporanea quello di Tom & Jerry 'The Cat Concerto', che avevano ambientazione, trama e addirittura musica uguale, inoltre quello di Tom e Jerry vinse anche l'Oscar.
    Ci furono cause legali su chi aveva copiato chi, anche se probabilmente fu un caso che fossero così simili.
    La Warner ho sempre notato che per i suoi personaggi è stata sempre attenta a discostarsi da quelli Disney sia nelle trame che nell'animale scelto, gli unici simili sono Daffy e Paperino che però sono graficamente (perché è quello che colpisce) estremamente diversi.
    Inoltre i concetti dei personaggi sono opposti: i pesonaggi Disney sono delle persone con le fattezze di animali, hanno i vestiti, un lavoro, un'auto, una casa, una fidanzata ec.
    I Looney Tunes invece sono il contrario: animali con sembianza di persone, a parte Porky sono tutti nudi, vivono in tane (per quanto lussuose) e devono scappare dal cacciatore di turno.
    Queste differenze sono nette, forse e dico forse, i Terrytoons ricordano troppo i personaggi più famosi e per questo non hanno riscosso un grande successo, oltre a una reputazione (per come ho capito) non invidiabile.
     
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    Oh, oh! Mi è semblato di vedele un utente!........È velo! È velo! È ploplio un utente che mi sta visualizzando!

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    W O W Sono sbalordita da tutto questo amore per i cartoni animati!
    W O W Altre persone oltre a me che conoscono i TerryToons e Krazy Kat? S H O C K

    In molti corti dei TerryToons ho notato che i personaggi vanno spesso Off-Model ma potrebbe essere lo stile di animazione del/degli artisti (Breve spiegazione per chi fosse curioso: Lo stile di animazione dovete pensarlo simile allo stile di disegno, non dipende solamente dalla tecnica usata(tradizionale, digitale etc...) ma anche da come l'artista decide di animare quindi a volte potrebbe scegliere consapevolmente di andare Off-Model perché gli piace o gli va così oppure di usare meno frames per i movimenti etc...) oltre che la solita speculazione delle persone di essere dei cartoni molto a basso budget o peggio che abbiano dato troppo poco tempo agli artisti di finirli.

    CITAZIONE (Donald Daffy @ 1/7/2023, 11:23) 
    Inoltre i concetti dei personaggi sono opposti: i pesonaggi Disney sono delle persone con le fattezze di animali, hanno i vestiti, un lavoro, un'auto, una casa, una fidanzata ec.
    I Looney Tunes invece sono il contrario: animali con sembianza di persone, a parte Porky sono tutti nudi, vivono in tane (per quanto lussuose) e devono scappare dal cacciatore di turno.

    Nonostante mi piacciano tutti e due questo è il motivo per cui i Looney Tunes vincono sulla Disney per me, gli animali antropomorfi li trovo più interessanti se sono una fusione tra essere umano e animale anche per il comportamento e non solo per l'aspetto, poi li preferisco nudi sinceramente o poco vestiti :P(no, non mi dissocio :shifty:) troppo vestiti mi sembrano troppo umanizzati.

    Edited by -.*Piu Piu*.- - 16/2/2024, 18:43
     
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    Gatto Silvestro

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    Diciamo che sono d’accordo sia con le riflessioni di Donald Daffy che con quelle di Piu Piu, molto azzeccata la differenza di stili tra Disney e Warner e confermo che, nonostante sia un grande fan di entrambi gli Studios, do anch’io il mio voto di preferenza ai Looney Tunes che assieme all’MGM sono e resteranno i miei cartoons preferiti a parere puramente personale.

    Fondamentalmente possiamo trovare 5 stili principali nei cartoons della Golden Age dell’animazione americana, molto distinti a tal punto che non è detto che se ce ne piacciono due o tre per forza devono piacerci anche gli altri:

    1. Stile classico: non saprei come altro definirlo, è il genere senza genere tipico delle grandi serie in bianco e nero nate negli anni ‘30, alcune sbarcate negli anni ‘40. L’essenza di questi corti è sostanzialmente portata avanti da una Star titolatrice che viene messa in diverse situazioni tra corti “di casa” ambientati nelle loro quotidianità e corti di genere / fantasia dove magari finiscono in un’interpretazione di Jack e il Fagliolo Magico o nel deserto in un fortino a combattere contro gli indiani. Ovvi noti esempi di questo gruppo di corti sono le serie di Mickey Mouse, Porky Pig, Scrappy, Oswald the Lucky Rabbit e così via.
    2. Il secondo stile, che vede una nascita quasi parallela al precedente, è lo stile surreale tipico dei cartoons prodotti nella East Coast a New York, parliamo quindi delle serie in bianco e nero dei Fleisher Studios dei primi anni ‘30 e di quasi tutte quelle di Van Beuren, più praticamente tutti i Terrytoons usciti fino all’arrivo di Gene Deitch nel 1957. Questo è un genere di cartoons dove non si presta particolare attenzione alla trama, aspetto che può allontanare certi spettatori, ma in realtà sono i cartoons più “liberi” perché non hanno regole questi qua: in un cartoon dei Fleisher può veramente succedere di tutto, i personaggi “esplodono” sotto la matita degli animatori. Dall’arrivo del Codice Hays nel luglio del 1934 possiamo dire che i Terrytoons rimangono l’unico Studio con un’impronta importante in questo genere, i Van Beuren di lì a poco spariranno mentre i Fleisher e i successivi Famous, pur rimanendo di una pasta a parte, si avvicineranno di più allo stile della West Coast dei cartoons di Hollywood. Sostanzialmente i cartoons che fanno parte di questo genere sono tutti i cortometraggi in bianco e nero dei Fleisher idealmente usciti fino al giugno 1934 (ovvio che certi confini non possono essere presi totalmente alla lettera), tutte le serie in bianco e nero dei Van Beuren tranne Cubby Bear, che metto nel genere classico, e come detto TUTTI i Terrytoons fino alla rivoluzione di stile portata da Gene Deitch nel 1957, i Terrytoons infatti saranno gli unici corti a colori prodotti in questo genere, sempre che siate d’accordo con questa mia suddivisione in generi. Quasi ogni altra serie in bianco e nero degli anni ‘30 (Popeye e Betty Boop post 1934 inclusi) la metto nel genere classico.
    3. Le Fairly Tales, invenzione della Disney che quasi subito coi corti in bianco e nero ha iniziato a produrre corti che puntassero alla bellezza dei contenuti e molto meno alla trama rispetto ai Mickey Mouse, la serie delle Silly Symphonies infatti ha fatto parte fin da subito di questo genere anche coi corti in bianco e nero, ma poi con l’arrivo del colore questo genere è esploso a tal punto che quasi ogni altro Studio ha iniziato a produrre corti che cercavano di emularlo, sia in termini d’artisticità che di popolarità, quasi sempre mezzo fallendo sopratutto nell’aspetto della popolarità; nei riguardi della qualità le Color Rhapsodies delle Screen Gems e sopratutto le Happy Harmonies di Harman ed Ising non avevano veramente niente da invidiare al loro concorrente. Questo è un genere tipico degli anni ‘30 che non vedremo molto a partire dagli anni ‘40, in quanto a quel punto la trama era l’aspetto preferito del pubblico; certi esempi però si troveranno ancora, tipo Dance of the Weed dell’MGM diretto da Rudolf Ising, o The Egg Cracker Suite del 1943 del Walter Lantz Studio. Diciamo che questo genere ha lasciato la sua impronta e che senza di esso l’animazione successiva sarebbe stata decisamente diversa e probabilmente meno ricercata.
    4. Il genere Slapstick è quello tipico anni ‘40 portato alla luce dalle tre grandi Star approdate sugli schermi con l’arrivo del nuovo decennio, parlo ovviamente di Bugs Bunny alla Warner Bros, Tom & Jerry all’MGM e Woody Woodpecker ai Walter Lantz. Questo è senza dubbio il mio genere preferito, anche se sono un grande estimatore di tutti e 5 i macro gruppi di cartoons. Se lo stile delle “fairly tales” è stato il faro per lo stile di praticamente tutti i cartoons a colori anni ‘30 (certi Warner esclusi) lo slapstick ne è stato il successore; anche qui tutti, Disney compresa sta volta, si adegueranno in quanto il pubblico ormai voleva questo, forse solo Mickey Mouse ha mantenuto la sua identità di serie dallo stile “classico” (quindi categoria 1) anche in quest’epoca, di fatto però è stata la serie Disney con meno uscite negli anni ‘40, un motivo ci sarà.
    5. Quinto e ultimo genere presentato dall’animazione ricercata e limitata tipica dell’UPA e di chi col procedere degli anni ‘50 ci si è in un modo o nell’altro adeguato; anche qui siamo di fronte a un genere che ha avuto un tale successo di pubblico e critica da ispirare tutti gli altri produttori di cartoons del periodo, esattamente com’è successo con le fairly tales negli anni ‘30 e con la slapstick negli anni ‘40. I cartoons puramente parte di questo genere sono tutti quello prodotti dall’UPA, i Terrytoons del biennio di Gene Deitch (1957-1959), tanti cartoons Warner specialmente One-Shot per lo più diretti da Chuck Jones come From A to Z-z-z-z-z o Nelly’s Folly (ma anche Three Little Bobs di Friz Freleng o The Hole Idea di Robert McKimson, per dire), molti corti Disney usciti dal 1953 tipo le Adventures in Music e così via. Si segnala una sorta d’ondata antenata dei filo-UPA nei primi anni ‘40, dove la ricercatezza degli sfondi e l’utilizzo dell’animazione limitata come parte del divertimento ha avuto un’impronta importante sui cortometraggi, parlo ovviamente dei cartoons di Chuck Jones che fluttuano attorno a quel capolavoro di The Dover Boys, quindi Waikiki Wabbit, The Unbearable Bear e così via, ma anche di certi cartoons molto poco conosciuti delle Screen Gems usciti incredibilmente nello stesso periodo, tipo i corti diretti da John Hubley (guarda caso futura figura chiave dell’UPA) come The Vitamin G Man e Professor Small and Mr. Tall che sono corti stupendi, così come diversi corti diretti da altri autori delle Gems tipo The Case of the Screaming Bishop del 1944, probabilmente l’ultimo grande corto prodotto in bianco e nero durante la Golden Age.

    Sostanzialmente sono questi i macro generi che identifico io, ovviamente ci sono cortometraggi che non rientrano perfettamente in nessuna delle 5 categorie, un esempio sono le Merrie Melodies della Warner Bros, specialmente quelle dove in un luogo chiuso (tipo negozio dei giocattoli o drogheria) nella notte gli oggetti inanimati prendono vita, ma diciamo che in un modo o nell’altro possiamo trovare elementi in praticamente ogni corto che lo possano identificare in una delle 5 categorie sopraesposte. I MM Warner con gli oggetti inanimati che prendono vita ad esempio, dovessi per forza metterli in uno dei 5 gruppi, li inserirei nel gruppo delle “fairly tales”, in quanto sono corti che non danno una particolare importanza alla trama quanto piuttosto alla musica e all’aspetto più onirico, entrambi elementi tipici dei corti parte delle fairly tales; mancherebbe l’aspetto delle animazioni di qualità e ricercate (per questioni di budget) ma è un buon compromesso.
    In generale non è possibile pensare a delle definizioni che sono quelle punto e basta, prendendole con le pinze direi che queste sono ottime indicazioni per approcciarsi alla GAA avendo un’idea generale di quello che ci si troverà davanti.

    Edited by LorenzoP. - 10/7/2023, 11:23
     
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    Che grande lavoro che stai facendo, Lorenzo!

    Mi fa piacere che qualcun altro come me sia interessato alle "nicchie" della DePatie Freleng... Come The Inspector, Roland and Rattfink, Hoot Kloot... Se solo esistessero, o fossero reperibili, in italiano!

    Ricordo che vidi uno spezzone di Crazylegs Crane preso da Italia 1 (non so se sia ancora presente su YouTube). La versione italiana però non presenta le risate registrate a differenza dell'originale (sinceramente lo preferisco senza, come credo sia così per molti altri).

    E sono d'accordo sul fatto che, nonostante il budget fosse abbastanza basso nella produzione di questi corti (che riciclavano anche storie e animazioni dai vecchi corti Warner), comunque si tratta di oro colato rispetto alle serie televisive che dominavano, come quelle Hanna Barbera. Parliamo comunque di Friz Freleng!
     
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    Per quanto riguarda le "laugh tracks" nei corti DePatie Freleng, preferisco assolutamente le versioni teatrali, che ora fortunatamente si riescono a reperire grazie alle recenti restaurazioni della Kino Lorber (negli altri DVD o sul canale ufficiale della pantera rosa, come saprete, pochi corti sono presenti in versione televisiva).
    Vi dico solo che gustarmi The Pink Blueprint teatrale per la prima volta è stata una goduria!
     
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    Ciao ragazzi.
    Molto belle le spiegazioni di PiuPiu e di LorenzoP.
    Vedo che avete gradito le differenze che mostrano i personaggi Looney Tunes da quelli Disney, con una certa preferenza per quelli della Warner. Io sinceramente non saprei dare una preferenza, sono molto diversi e non credo che i personaggi possano in qualche modo interagire, l'unico che potrebbe penso sia Porky Pig che è molto simile ai personaggi Disney ed è stato creato proprio come controparte di Topolino, per poi essere soppiantato da altri personaggi, anche se Jeff Goldbloom faceva notare che alla fine dei corti Warner chi compare? Bugs Bunny? Daffy Duck? Silvestro? No! Compare Porky Pig. :D
    Storia molto simile anche per i personaggi Disney: Topolino era la star assoluta, ma col passare degli anni è stato messo da parte per lasciare spazio ad altri personaggi, tuttavia è rimasto il simbolo della Disney col suo volto che compare ad inizio di alcuni corti in cui non è presente.
    Dei Disney comunque Pluto potrebbe comparire nei corti Warner in quanto è un vero e proprio cane, ma quelli che si integrerebbero meglio sono Cip e Ciop che comunque ricordano i gia presenti Goofy Goopher Mac e Tosh.
    Tirando le somme non direi che una casa è migliore dell'altra, comunque il mio personaggio preferito è Paperino e magari anche per il fatto che i Disney hanno una valanga di fumetti che riempiono le edicole ancora oggi e ci sono legato anche per dei fumetti bellissimi che purtroppo i Looney Tunes non hanno avuto, perlomeno non in Italia.
     
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    Gatto Silvestro

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    I fumetti dei Looney Tunes hanno avuto una storia importante in America ma sono molto ignorante in materia non essendo un appassionato del medium.

    Non so in Italia che storia possano aver avuto, mai informato in materia, quello che so è che tanti animatori storici e importantissimi della Warner hanno preso parte alla produzione di questi fumetti, tra cui Charles e Tom McKimson, Phil DeLara ed altri che non ricordo, parlo di quelli pubblicati dalla Dell Comics.

    Circa 20 anni fa la DeAgostini ha realizzato in Italia una collezione di tutto rispetto con modellini in 3D anche alti 15cm (tipo Gossamer e altri personaggi molto alti) dei personaggi più famosi, accompagnando ogni uscita con un libricino che spiegava i retroscena di quel personaggio o altre chicche dei cartoons Warner. Ognuno di questi libricini aveva 4 pagine di fumetti dei Looney Tunes di non so quale provenienza tradotti in italiano, si possono trovare questi volumi su Ebay con pochi spicci se si è interessati ad approfondire la questione fumetti del Looney Tunes, io li ho perché possiedo anche i modellini collezionati ai tempi.
     
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    CITAZIONE (SteCat @ 11/7/2023, 09:43) 
    Ricordo che vidi uno spezzone di Crazylegs Crane preso da Italia 1

    Cosa leggono i miei occhi?!? :blink: Questa cosa esiste in italiano???

    CITAZIONE (Donald Daffy @ 11/7/2023, 16:45) 
    Porky Pig che è molto simile ai personaggi Disney ed è stato creato proprio come controparte di Topolino

    Pallino sarà anche una controparte ma secondo me aveva lo stesso più personalità di Topolino pure quando faceva il “personaggio normale” con Silvestro, Topolino è troppo Gary-Stu nei suoi corti per i miei gusti(Gary-Stu=Personaggio che ha solo caratteristiche positive, che ha tutti i poteri magici possibili, che non sbaglia mai, che è amato da tutti ecc…).

    CITAZIONE (Donald Daffy @ 11/7/2023, 16:45) 
    comunque il mio personaggio preferito è Paperino e magari anche per il fatto che i Disney hanno una valanga di fumetti che riempiono le edicole

    Paperino è un figo, specialmente quando si arrabbia. *^^*
    Anche se non preferisco tanto la Disney devo ammettere che avere così tanti fumetti creati in Italia è una figata assurda.

    Rispondendo a Lorenzo, io invece so molto poco dei fumetti per quanto riguarda la situazione inglese e quasi niente per la situazione italiana ma ci sto lavorando perché l’argomento mi interessa…per la prima la cosa più interessante che posso dirvi è che nei fumetti “principali” è presente un personaggio esclusivo che ha persino un piccolo fandom tutto suo ma che non è presente nei cartoni animati(se appare è un cameo), il personaggio si chiama Honey Bunny e la trovo molto interessante, ci sarebbero troppe cose da dire su di lei ma non ne parlerò tanto perché vorrei dare spazio agli altri cartoni animati in questa discussione, per la seconda so che esistono dei fumetti di Silvestro e Titì(era chiamato così) perché mi è capitato di vederli al negozio dell’usato…ma non li ho presi…complimenti a me! (Costavano 0.50€, spero di ritrovarli la prossima volta che ci vado.) >_< credo siano una traduzione di alcuni fumetti già esistenti inglesi vista la copertina ma per esserne sicura devo comprarli.

    Edited by -.*Piu Piu*.- - 16/2/2024, 18:43
     
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    [QUOTE=-.*Piu Piu*.-,14/7/2023, 23:29 ?t=79750341&st=0#entry666318957]
    CITAZIONE
    Ricordo che vidi uno spezzone di Crazylegs Crane preso da Italia 1

    Cosa leggono i miei occhi?!? :blink: Questa cosa esiste in italiano???

    Esatto! Ci sono dei brevi spezzoni in italiano presi da la7 su YouTube!

    Poi ci sono i corti dell'ispettore doppiati in italiano (serie molto molto più valida a parer mio) inclusi su Prime Video, inclusi nel pacchetto della prima stagione di The Pink Panther Show (il "contenitore" dedicato alla Pantera Rosa e ai vari cartoni DePatie-Freleng che veniva trasmesso da NBC fino alla fine degli anni '70 e su ABC dal 1978-79).
    Del doppiaggio non so i dettagli, li ho guardati di sfuggita... Il doppiaggio comunque è molto recente, di 2-3 annetti fa, credo lo abbiano fatto proprio per metterlo appositamente su Prime Video. comunque vedo di rifarmi l'abbonamento MGM per vedere se anche le altre tre stagioni (con The Ant And The Aardvark e Crazylegs Crane) sono state ridoppiate. Sarei molto curioso!

    Ho ricontrollato... Adesso su Prime Video e anche su Mediaset Infinity è inclusa la seconda stagione (che corrisponde a The New Pink Panther Show, 1971-1974) in italiano. Nella realizzazione dei doppiaggi sono state create nuove colonne sonore (come immaginavo). Un po' mi dispiace, la musica di Goodwin è caratteristica di questi corti e ne attribuisce uno stile "proprio".. allo stesso tempo però, magari molti avrebbero potuto considerarla ripetitiva, dato che di cartone in cartone non variava.
    Gli episodi in cui ci sono le risate registrate, dunque, non le conservano più in italiano a causa della nuova colonna sonora. I bumper (i brevissimi intermezzi che si trovano tra un corto e l'altro) mantengono però la traccia originale inglese e, hanno solo i sottotitoli in italiano. Che dire, davvero una grande iniziativa! Era da tempo che aspettavo di vedere questi corti in italiano... vediamo se proseguiranno con le stagioni successive!
     
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    CITAZIONE (LorenzoP. @ 10/7/2023, 10:55) 
    Fondamentalmente possiamo trovare 5 stili principali nei cartoons della Golden Age dell’animazione americana, molto distinti a tal punto che non è detto che se ce ne piacciono due o tre per forza devono piacerci anche gli altri:

    Ne approfitto per fare una piccola classifica personale con gli stili che hai identificato:
    5.STILE SURREALE: Capisco il volere degli artisti ma mi annoia troppo...e non posso farci niente.
    4.ANIMAZIONE LIMITATA: Ah si! Mi ricordo di Gerald McBoingBoing! Un altro stile di animazione con delle opinioni molto negative: viene considerato "da tirchi" o "da pigri" ed è stato persino preso per i fondelli nell'episodio dei Looney Invasion of the bunny snatchers(guardatelo per avere incubi istantaneamente GARANTITI!!!).
    Questo è uno stile che a differenza di quello che ho descritto un paio di messaggi fa è sempre perfettamente ON-MODEL e usa molti pochi frames di animazione per far vedere un movimento.
    3.FAIRY TALES: Li adoro.
    2.STILE CLASSICO: Veramente bellissimo, a volte trovo che il protagonista sia un po' troppo "standard o senza pensieri" però secondo me la trama, le ambientazioni e i personaggi strani o secondari che incontra lo bilanciano così tanto da rendere godibile il cartone animato e meritarsi la seconda posizione.
    1.SLAPSTICK: È te pareva, siamo su un sito dei Looney Tunes era ovvio che avrei messo gli animali che si danno mazzate nei denti al primo posto! Bè che dire...adoro l'orribile conflitto che c'è tra di loro sia che sia di preda/predatore, animali che si litigano per il territorio, animali che danno fastidio ad altri animali(un esempio sono i famosi cani che danno fastidio ai gatti) o semplicemente che si odiano perché l'animatore/sceneggiatore/artista ha deciso così, ovviamente SLAPSTICK non vuol dire solo quelli con gli animali che litigano ma quelli mi fanno impazzire.



    Wow quante belle notizie SteCat! Che sia recente o no a me non importa, l'importante è che ora ce li possiamo godere tutti in italiano!
    Domanda: corto preferito e odiato di tutto "The Pink Panther show" e perché?

    Edited by -.*Piu Piu*.- - 16/2/2024, 18:43
     
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    [QUOTE=SteCat,16/7/2023, 10:49 ?t=79750341&st=0#entry666337045]
    CITAZIONE (-.*Piu Piu*.- @ 14/7/2023, 23:29) 
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    Ricordo che vidi uno spezzone di Crazylegs Crane preso da Italia 1

    Cosa leggono i miei occhi?!? :blink: Questa cosa esiste in italiano???

    Poi ci sono i corti dell'ispettore doppiati in italiano (serie molto molto più valida a parer mio) inclusi su Prime Video, inclusi nel pacchetto della prima stagione di The Pink Panther Show (il "contenitore" dedicato alla Pantera Rosa e ai vari cartoni DePatie-Freleng che veniva trasmesso da NBC fino alla fine degli anni '70 e su ABC dal 1978-79).

    Ciao.
    Non ho capito bene, i cortometraggi classici della Pantera rosa sono stati doppiati in italiano?
    Mi pare strano perché erano cartoni quasi completamente muti e quel poco di parlato erano spesso grugniti stile mr Bean. O forse ti riferisci ad un'altra serie?
     
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    CITAZIONE (Donald Daffy @ 20/7/2023, 12:45) 
    Non ho capito bene, i cortometraggi classici della Pantera rosa sono stati doppiati in italiano?
    Mi pare strano perché erano cartoni quasi completamente muti e quel poco di parlato erano spesso grugniti stile mr Bean. O forse ti riferisci ad un'altra serie?

    Non quelli della Pantera Rosa, ma alcune delle serie DePatie Freleng che venivano trasmesse nel Pink Panther Show (per ora The Inspector e The Ant And The Aardvark). Sebbene non tutti i corti della Pantera Rosa non abbiano dialoghi, purtroppo i pochi che li hanno non sembrano essere doppiati su Prime Video.
    Si vede che hanno dato per scontato che la Pantera Rosa non avesse dialoghi in nessun episodio, per cui si sono occupati solo di doppiare i corti non suoi che sono presenti nello show... però capisco, e ci sta perfettamente

    CITAZIONE (-.*Piu Piu*.- @ 18/7/2023, 21:15) 
    Wow quante belle notizie SteCat! Che sia recente o no a me non importa, l'importante è che ora ce li possiamo godere tutti in italiano!
    Domanda: corto preferito e odiato di tutto "The Pink Panther show" e perché?

    Eeehhh.... bella domanda!! :rolleyes:

    Di sicuro i miei preferiti sono The Pink Phink e The Pink Blueprint..........
    Ma se ti devo nominare uno che odio, proprio non mi viene! :D
    Forse i corti da Pink Pictures in poi (1978-1980) realizzati apposta per la televisione, li reputo più "scadenti"... ma sono tutti belli belli.
    Anche quelli realizzati dal 75 al 77 sono molto carini da guardare.

    Edit: dimenticavo! Uno dei miei preferiti in assoluto è Extinct Pink... come ho fatto a scordarmelo! Peccato che su internet ci sia solo in versione televisiva (con le risate in sottofondo), ma se vuoi ti mando quella teatrale che è più godereccia
     
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    Gatto Silvestro

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    Ciao a tutti, annuncio che per chi ha ricevuto il link del GAAP ora può trovare i corti di Woody Woodpecker post ‘55 che prima non erano presenti, come al solito divisi per autore e personaggi secondari.
    I corti sono tutti in inglese e tutti in belle versioni video tranne un paio di corti che prima o poi mi metterò a cercare per bene.

    Per gli altri Walter Lantz post ‘55 il lavoro sarà più lungo, le migliori versioni video che ho trovato hanno l’audio in russo ma ho anche tutti i corti in lingua originale, quindi il lavoro che sarà fatto sarà la sostituzione dell’audio russo con l’audio in inglese, che andrò anche a migliorare già che ci sono quando lo riterrò necessario.
    Inoltre per l’occasione andrò a ripristinare i credits di testa e di coda laddove nelle versioni video mancheranno in parte o totalmente, l’obiettivo è creare la collezione dei Walter Lantz post ‘55 definitiva con tutti i materiali audio e video nelle migliori condizioni possibili.
    Ci vorrà del tempo, probabilmente qualche mese (solo di Chilly Willy prevedo di fare questo lavoro su 29 corti, sulle altre serie non ho ancora fatto il punto) ma il risultato varrà ogni minuto d’attesa.
     
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    CITAZIONE (SteCat @ 20/7/2023, 16:35) 
    Eeehhh.... bella domanda!! :rolleyes:

    Di sicuro i miei preferiti sono The Pink Phink e The Pink Blueprint..........
    Ma se ti devo nominare uno che odio, proprio non mi viene! :D
    Forse i corti da Pink Pictures in poi (1978-1980) realizzati apposta per la televisione, li reputo più "scadenti"... ma sono tutti belli belli.
    Anche quelli realizzati dal 75 al 77 sono molto carini da guardare.

    In realtà era tutto un complotto per farmi dire i migliori cortometraggi così non dovevo sprecare tempo a cercarli perchè sono pigra (sto scherzando).

    CITAZIONE (SteCat @ 20/7/2023, 16:35) 
    Edit: dimenticavo! Uno dei miei preferiti in assoluto è Extinct Pink... come ho fatto a scordarmelo! Peccato che su internet ci sia solo in versione televisiva (con le risate in sottofondo), ma se vuoi ti mando quella teatrale che è più godereccia

    Tom e Jerry Tom manda la roba meme

    Edited by -.*Piu Piu*.- - 16/2/2024, 18:43
     
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