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.Tutti punti di vista interessanti (e giusti) i vostri.
Io sono stato favorevolmente colpito dalla cattiveria e lo spirito anarchico presente nel cortometraggio sulle montagne russe, e dal comparto tecnico (senza tirare fuori paragoni con l'età d'oro).
Tenete presente, però, che trovare la giusta mediazione tra passato e presente non è semplice. Il mercato è sempre più affollato e confuso, e per garantire una nuova vita di questi personaggi è necessario non solo cercare di accontentare gli appassionati di vecchia data, ma anche convertire le nuove generazioni. Altrimenti Bugs Bunny & C. moriranno insieme a noi. In quest'ottica, bisogna tener conto di diversi fattori, tra cui non solo una capacità di attenzione sempre più ridotta, ma anche il fatto che i nuovi Looney Tunes devono confrontarsi sia con i cortometraggi classici, ma anche con decenni di animazione ispirata ad essi.
Il progetto di per sé ha un'impostazione promettente, ovvero quella di garantire ai realizzatori (trainati da Peter Browngardt) una maggiore libertà di espressione. Inoltre ci tengo a precisare che questa nuova ondata di corti non era nata esclusivamente come web-serie, ma che era inizialmente prevista come prodotto destinato a una distribuzione multi-piattaforme (con una distribuzione cinematografica, in tv o sul web a seconda del corto). Evidentemente l'acquisizione della Warner da parte della AT&T e la conseguente decisione di creare un proprio servizio streaming hanno cambiato le carte in tavola.
In un mondo perfetto lo studio avrebbe messo in cantiere un minutaggio complessivo minore ( e al contrario maggiore per ciascun cortometraggio), "spalmando" la produzione nel tempo, per infine distribuire i cortometraggio , come un tempo, insieme alle uscite cinematografiche targate Warner ( non solo per bambini e ragazzi, ma di vario tipo). Ma sappiamo tutti che non viviamo in un mondo perfetto, e quindi attendiamo - come d'altronde avete già detto - il 27 maggio (e oltre) per poterci fare un'idea migliore.
Sono d'accordo, tuttavia mantengo ancora delle grosse perplessità sulla visione creativa che c'è alle spalle di questo progetto. Siamo distanti anni luce dalla ventata d'aria fresca portata da Spielberg dopo il successo di Roger Rabbit con la scommessa di creare nuovi personaggi nella tradizione Warner (operazione purtroppo conclusasi con il buco nell'acqua dell'incompreso Back in Action, diretto dal geniale "protetto spielbergiano" Joe Dante). Il grosso dei nuovi produttori hollywoodiani continua a non avere particolarmente a cuore questo tipo di animazione: sono i figli degli anni '80 a fare i giochi oggi e sappiamo quali fossero gli stereotipi culturali di massa in quegli anni
. Sì, sono esattamente quelli che sono ritornati ad invadere, con esiti alterni, i nostri maxi-schermi. Questo è l'immaginario che domina i box-office e la Warner continua a fare molta fatica a trovare chiavi nuove per dare voce ad una visione solida e alternativa che forse...non c'è più.
ANDREW SEAS
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All'inizio ero un po' scoraggiato dal fatto che avessero voluto riproporre la gag più trita e scontata di tutto il repertorio di Willy & Beep Beep, ma devo dire che la soluzione finale mi ha favorevolmente sorpreso. Resta il fatto che questo corto mi sembra quello animato peggio finora: francamente mi stupisce quanto sia graficamente sciatta e poco curata questa versione del Coyote... . -
.All'inizio ero un po' scoraggiato dal fatto che avessero voluto riproporre la gag più trita e scontata di tutto il repertorio di Willy & Beep Beep, ma devo dire che la soluzione finale mi ha favorevolmente sorpreso. Resta il fatto che questo corto mi sembra quello animato peggio finora: francamente mi stupisce quanto sia graficamente sciatta e poco curata questa versione del Coyote...
Per altro, avendo guardato ieri il mediocre SCOOB, ho notato una lieve somiglianza con una gag del film, ma la suggestione penso sia dovuta all'averli visti consecutivamente.
Oltre al disegno del Coyote (ma che articolazioni ha a 0.22? Sembra un giocattolo di gomma! Mentre a 0.54 ha una struttura muscolare che più ingessata non si può) ho trovato troppo buffonesco e macchiettistico lo strabismo del Road Runner.
Ora, io capisco che i modelli concettuali di questi corti siano prevalentemente Avery e Clampett con qualche lodevole spruzzata di Frank Tashlin soprattutto nel design, ma questi due sono creature di Chuck Jones! Nemmeno Larriva era arrivato a snaturarli tanto. Sembrano vittime di una caricatura in una serie dei Seth MacFarlane. Dov'è andata a finire tutta la loro personalità? La ricchezza dell'espressività che è sempre stata una garanzia nei corti originali? Gli ammiccamenti in camera? Se solo tutto il corto si fosse mantenuto ai livelli di 0.18!
ANDREW SEAS. -
.Ora, io capisco che i modelli concettuali di questi corti siano prevalentemente Avery e Clampett con qualche lodevole spruzzata di Frank Tashlin soprattutto nel design, ma questi due sono creature di Chuck Jones! Nemmeno Larriva era arrivato a snaturarli tanto. Sembrano vittime di una caricatura in una serie dei Seth MacFarlane. Dov'è andata a finire tutta la loro personalità? La ricchezza dell'espressività che è sempre stata una garanzia nei corti originali? Gli ammiccamenti in camera? Se solo tutto il corto si fosse mantenuto ai livelli di 0.18!
Concordo pienamente. Sembra che abbiano voluto spogliare i personaggi dall'impronta stilistica di Jones per renderli più coerenti con lo stile "averyano-clampettiano" adottato per i corti, ma con scarsa o nulla inventiva, con l'unico risultato di snaturarli e darne una versione goffa e fuori fuoco. Un Coyote e un Road Runner così piatti e scialbi me li ricordo solo nei corti di Larriva (non considero nemmeno, ovviamente, quella robaccia in CGI che abbinavano al Looney Tunes Show, ma in quel caso era impossibile fare di peggio). Ed è un peccato, perché finora avevo sempre trovato impeccabili le animazioni e il comparto visivo, ma qui non ci siamo proprio.... -
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A me questi corti continuano a piacermi e parecchio!
Ovvio che nessuno può riuscire a fare quello che è stato fatto in corti di 70 anni fa!!!!!
70 anni fa!!!!!
Si sta parlando di un periodo in cui l'animazione era davvero una cosa seria e non robetta fatta al computer con serie nuove che nascono come funghi.
Se vedo cosa hanno fatto dei Looney Tunes durante gli anni successivi (per fare due esempi: the looney Tunes show con i personaggi che vivono in una sorta di sit-com o wabbit che ha dei disegni orribili) questa serie è oro colato.
Tutte le serie classiche sono state rifatte e molte in modo orribile.... ho visto la nuova serie di Mr. Magoo che è orribile, così come quella nuova dei Flintstones, o quella di Topolino che è molto interessante nelle storie ma pessima nei disegni... così come le macchine volanti che è una vera porcata.....stanno straziando vecchie serie meravigliose e questa dei looney tunes è davvero fatta egregiamente.
Non si può pretendere che facciano cose alla Chuck Jones & C., quei corti rimarranno unici e insostituibili.. -
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Pienamente d'accordo, ma mi dispiace vedere pecche così deludenti in una serie partita con premesse così eccellenti. La cura del prodotto è ottima, ma certe cadute di stile saltano tanto più all'occhio quanto più la qualità generale è alta. Perché animare il Coyote così male quando ci sono i mezzi per fare cose assai migliori? E lo dico proprio perché sto dando fiducia a questa bella serie 
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L'animazione mi sembra in linea con la media delle serie TV sinceramente, se non anche superiore. . -
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Secondo me lo stile di Tex Avery ci sta anche sui corti di Wile E Coyote.
So che si tratta di una gag molto nota, ma per ora è solo una “demo”. Credo sia stato fatto apposta per introdurre lo stile di quell’animazione agli spettatori che conoscono bene i corti originali di Chuck Jones.. -
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Nuovi corti, stavolta su Facebook:
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Direi che questa serie, anche nella composizione degli episodi, riprende palesemente ciò che ha fatto la Disney con Mickey Mouse Works. . -
.Direi che questa serie, anche nella composizione degli episodi, riprende palesemente ciò che ha fatto la Disney con Mickey Mouse Works.
Sì, la struttura li ricorda molto!. -
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Alti e bassi, come sempre. Il corto di Titti e Silvestro è ipercitazionista verso i corti classici, ma ciononostante (o, piuttosto, proprio per questo motivo) scontatissimo. Salvo il finale, che mi ha sinceramente e vivamente divertito. Quello di Daffy invece mi ricordava qualcosa, e grazie a LucaTune ho capito cosa: ce n'era uno identico in Mickey Mouse Works con protagonista Pluto. Promossissime le animazioni in entrambi i casi, i tempi comici possono migliorare. Nota di merito per la mini gag di intermezzo con Bugs Bunny e Taddeo, impeccabilmente deliziosa. Al di là di tutto la sensazione finale resta quella di volerne vedere ancora, e ciò è un bene. . -
.Alti e bassi, come sempre. Il corto di Titti e Silvestro è ipercitazionista verso i corti classici, ma ciononostante (o, piuttosto, proprio per questo motivo) scontatissimo. Salvo il finale, che mi ha sinceramente e vivamente divertito. Quello di Daffy invece mi ricordava qualcosa, e grazie a LucaTune ho capito cosa: ce n'era uno identico in Mickey Mouse Works con protagonista Pluto. Promossissime le animazioni in entrambi i casi, i tempi comici possono migliorare. Nota di merito per la mini gag di intermezzo con Bugs Bunny e Taddeo, impeccabilmente deliziosa. Al di là di tutto la sensazione finale resta quella di volerne vedere ancora, e ciò è un bene.
Sono tutto sommato d'accordo!
Ecco il corto in questione:
Video
ANDREW SEAS. -
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L'animatrice Kali Fontecchio segnala che il corto del Coyote non sarebbe stato presentato nella versione integrale.
Sembrerebbe, ricostruendo da varie fonti quanto accaduto, che il format simil-"Mickey Mouse Works" sia stato deciso un po' all'ultimo e diversi corti siano stati tagliuzzati per diventare intersezioni tra un cartone e l'altro e strutturare episodi da 15 min. ca.
Stessa sorte, dunque, per quella breve gag di Taddeo e Bugs pubblicata ieri?
Non sappiamo ancora se questa sarà effettivamente la soluzione adottata dalla piattaforma, ma staremo a vedere.
ANDREW SEAS.
Nuova serie Looney tunes in arrivo |
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