Shorts - Anno 1955

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    Gatto Silvestro

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    ONE FROGGY EVENING (Solo per te io canto)
    Regia di Chuck Jones
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    C’è chi ha visto in questo corto significati nascosti di carattere filosofico, chi una parabola sull'avidità umana, chi un’opera d’arte allo stato puro, chi semplicemente uno spassosissimo cartoon, e un tal Steven Spielberg ha dichiarato che si tratta del Quarto potere dei film animati. Fatto sta che ci troviamo innegabilmente di fronte a un capolavoro animato, unico nel suo genere e manifesto programmatico del GENIO di Chuck Jones. La storia, semplice e lineare ma geniale nella messa in scena, racconta di un ometto che trova nella pietra angolare di un edificio in demolizione quello che sembra un normale ranocchio. Dopo aver scoperto con stupore che questo ranocchio è in grado di cantare e ballare, l’uomo pensa di sfruttarlo per diventare ricco e famoso, ma purtroppo il ranocchio si esibisce solo davanti a lui. C’è poco da dire sulla perfezione artistica di questo cartoon, in cui Jones dimostra una padronanza eccellente dei tempi comici rendendo ogni scena esilarante, giocando molto sull’espressività dei personaggi, esasperata da un design estremamente stilizzato e caricaturale e allo stesso tempo piacevolissimo: fenomenali in tal senso la faccia sgomenta dell’uomo davanti all’impresario quando la rana si rifiuta di esibirsi, e soprattutto l’espressione dell’animale mentre gracida. Il gioco delle espressioni diventa fondamentale poiché il corto è interamente privo di dialoghi, eccettuate ovviamente le canzoni della rana, che spaziano dalla musica popolare anni Venti (Hello Ma Baby, I’m Just Wild About Harry) all’opera lirica (Largo al Factotum dal Barbiere di Siviglia), passando per una canzone composta per l’occasione da Milt Franklyn e Michael Maltese, The Michigan Rag. E attenzione al finale, manco a dirlo assolutamente geniale, che è effettivamente un finale… solo in apparenza. Lo spassoso protagonista anfibio, divenuto subito una “celebrità” pur nascendo come personaggio one-shot (usa e getta), qui non ha un nome, ma sarà battezzato in seguito dallo stesso Chuck Jones “Michigan J. Frog” (dal titolo della canzone da lui cantata nel corto, The Michigan Rag). Tale personaggio è modellato sulla figura dello storico entertainer di inizio ‘900 Bert Williams, e a prestargli la voce è probabilmente il baritono e cantante di nightclub Bill Roberts. Michigan J. Frog non comparirà più in nessun altro corto della serie classica: bisognerà attendere il 1995 perché il suo creatore lo recuperi nello short Another Froggy Evening, a dire la verità non troppo riuscito. Avremo poi un piccolissimo cameo in From Hare to Eternity (1996) e svariate apparizioni nelle varie serie animate Warner (da Tiny Toons ai Misteri di Silvestro e Titti, passando per Animaniacs e Duck Dodgers, fino al nuovo Looney Tunes Show) e nei lungometraggi (Space Jam, Back in Action). Tornando al corto, è importante notare la sua inclusione prima nella classifica dei 50 Greatest Cartoons di Jerry Beck (1994) al quinto posto, e poi nel National Film Registry (nel 2003), il prestigioso archivio di film scelti dal National Film Preservation Board degli Stati Uniti per la loro conservazione nella Biblioteca del Congresso. Tanto di cappello al signor Jones.

    Edited by Michigan J. Frog - 16/8/2013, 14:25
     
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    Bugs Bunny

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    CITAZIONE (Michigan J Frog @ 6/10/2012, 13:28) 
    ONE FROGGY EVENING (Solo per te io canto)

    Il ranocchio fa una apparizione cameo, anche nel cross-over a fumetti tra i Lonney Toons e i supereroi DC, dove si rivela a Speedy, il partner di Freccia verde, con gli stessi risultati del corto.

    E approfitto del post, per chiedere anche qui lumi su una somiglianza al limite dell'imbarazzante.

    http://curiositadisney.iobloggo.com/171/pl...artone-sperduto

    Topolino, in un cartoon mai ultimato, del 1951, anticipa abbastanza il tema di questo short del 1956.
    Come è possibile ciò?

    Secondo me, Jones deve aver avuto modo di vedere questo pencil test (dopotutto tra animatori credo che non ci fossero segreti, nemmeno di case di produzione diverse), secondo me all'epoca lui bazzicava un po' tutti gli studios (ad esempio nel 1988 ideò le gag per la scena di Paperino e Daffy, in "Chi ha incastrato Roger Rabbit") e potrebbe aver visionato il corto incompleto.

    Edited by Michigan J. Frog - 16/8/2013, 14:06
     
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    Gatto Silvestro

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    Effettivamente la somiglianza di questo corto con il capolavoro di Jones è notevole...

    Tuttavia non credo che il nostro Chuck "bazzicasse un po' tutti gli studi d'animazione", mi sembra quantomeno improbabile: io sapevo che aveva lavorato alla Disney per un breve periodo nel 1959 (comunque dopo la produzione di One Froggy Evening), per poi tornarsene stabilmente alla Warner... e penso che per Chi ha incastrato Roger Rabbit?, vi abbia lavorato solo perché vi si utilizzavano i "suoi" personaggi (è chiaro che se devi utilizzare Daffy in un film non Warner, farlo sotto la supervisione di uno dei maggiori animatori Warner mi sembra il massimo... quasi penserei che l'abbiano "ingaggiato" loro apposta, piuttosto che lui bazzicasse la Disney in quel periodo)...

    Fatto sta che la somiglianza c'è: ammesso che Jones abbia visto il pencil test dello short disneyano, probabilmente si è permesso in qualche modo di "copiarlo" (o almeno di riprenderne le tematiche, certo non possiamo parlare di plagio) perché sapeva che il corto non sarebbe mai stato pubblicato. Mi sembra strano, tuttavia, che nelle migliaia e migliaia di interviste che negli anni sono state fatte a Jones (in cui lui ha raccontato vita, morte e miracoli di tutti i suoi characters e loro creazioni) questa cosa non sia mai uscita fuori... e sì che di One Froggy Evening se ne è parlato abbondantemente...

    Detto questo, mi sembra doveroso ricordare che la sceneggiatura in sé per sé non è di Jones quanto di Michael Maltese: particolare da non sottovalutare (anche se non mi risulta che il più brillante gag-man della Warner abbia mai lavorato alla Disney, comunque è bene dare a Cesare ciò che è di Cesare...)
     
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2 replies since 6/10/2012, 12:28   331 views
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